BRONI – Saranno un Pinot nero e un Riesling renano i primi vini di Riccardo Cotarella in Oltrepò pavese. Il “Progetto qualità” della cantina Terre d’Oltrepò di Broni, che vede il noto enologo nel ruolo di consulente, prende il via dai due vitigni che, in quest’angolo di Lombardia, hanno trovato un habitat ideale.
In totale, al “Progetto Qualità” sono dedicati ad oggi circa 100 ettari di superficie, gestiti da 50 soci della Cooperativa oltrepadana. Sulle viti, in vista della vendemmia 2019, è stato eseguito un importante lavoro di diradamento. Un’operazione propedeutica alla valorizzazione degli aspetti varietali delle uve.
Ieri il sopralluogo di Riccardo Cotarella in alcune vigne di Montalto Pavese e Corvino San Quirico. “I viticoltori che hanno aderito al ‘Progetto qualità’ – sottolinea il consulente di Terre d’Oltrepò – stanno dimostrando particolare dedizione, perché comprendono benissimo la finalità, consapevoli che gli apparenti sacrifici porteranno soltanto dei vantaggi”.
“L’operazione è impegnativa – aggiunge Cotarella – ma di certo ricca di soddisfazioni. Naturalmente per i produttori, più che per noi. Noi siamo uno dei mezzi per far sì che queste soddisfazioni arrivino, sul piano morale come su quello economico”.
Il “Progetto qualità” sarà poi esteso ad altre aree e ad altre varietà di uva. “Non verranno tralasciati il Pinot Nero per le basi spumante – annuncia Riccardo Cotarella – il Riesling Italico e ovviamente la Barbera, oltre a tutte le altre varietà che possono contribuire alla produzione di grandi vini. L’intenzione è quella di muoversi a 360 gradi”.
Non mancano gli elogi a un territorio che fatica a imporsi sul mercato. “L’Oltrepò Pavese – evidenzia Cotarella – è un territorio bellissimo, ricco di potenzialità, ma ancora non al massimo della sua espressione. Speriamo di vedere presto fiorire i risultati di questo nostro lavoro e di questo nostro entusiasmo”.
LA VENDEMMIA 2019
Soddisfatto il presidente di Terre d’Oltrepò, Andrea Giorgi (a destra, nella foto): “Posso dire che per la nostra azienda è in atto un vero e proprio cambio di passo. Terre d’Oltrepò è realtà simbolo del territorio e lo sta dimostrando, in modo tangibile, attraverso un percorso con cui confidiamo di dare ai nostri soci buoni frutti e una giusta remunerazione“.
Confermate anche le stime Coldiretti riguardanti un calo delle quantità per la vendemmia 2019, tra i vigneti della Lombardia. “Stimiamo un calo di circa il 30% a confronto con il 2018 – precisa Giorgi – ma la qualità delle uve, in compenso, è decisamente buona. A brevissimo inizieremo con la raccolta per le basi spumante, partendo domani dalle zone di Santa Maria della Versa e Broni, mentre lunedì sarà avviata la vendemmia a Casteggio“.
[URIS id=37304]
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Consumi in calo e ProWein 2025 in bilico: che aria tira in Germania?
- Aglianico del Vulture Docg Superiore 2020 Don Anselmo, Paternoster
- Vittoria Doc Frappato 2023 Vigna Biddine Sottana 2023, Valle dell’Acate
- La Famiglia del Vino: in Romania il concorso enologico organizzato dai Păduraru
- Denny De Vito e il Classese dell’Oltrepò: il Metodo classico Pavese al cinema
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.